CURIOSI?
Sfogliamo insieme qualche libro!

La parola giapponese datsuzoku appartiene a quella famiglia di sostantivi che in altre lingue non hanno una traduzione corrispondente precisa. Questo termine significa fuga dalla propria routine quotidiana, quindi un allontanamento temporaneo dalle azioni che si compiono quasi meccanicamente e che occupano lo spazio delle nostre giornate. Ecco, che cosa è un libro se non un datsuzoku, un momento di evasione bellissimo e irripetibile che spezza la noia della quotidianità?
Le fiabe scelte, tradotte da Valentina Avallone, fanno parte di un volume originale più ampio chiamato Green Willow and other Japanese Faiy Tales del 1910, a cura di Grace James; un’opera che cerca di riassumere in sé la quasi totalità dello scibile relativo alla mitologia giapponese, orale e scritta, a seguito di un lungo lavoro di ricerca, confronto e traduzione.

DATSUZOKU Ricordi dal Giappone

a cura di Valentina Avallone

Quali sono le origini delle fiabe che abbiamo ascoltato da bambini mentre, sognando ad occhi aperti, fantasticavamo di principi, scarpette di cristallo e gatti parlanti dai poteri magici?

In quest’opera si mettono a confronto tre fiabe di Perrault (Cenerentola, La bella addormentata nel bosco e Il gatto con gli stivali) con le loro controparti italiane, quelle di Gianbattista Basile, tratte da Lo cunto de li cunti.

Per scoprire che anche le fiabe in realtà nascondono il loro “lato oscuro”.

 “Non esistono fiabe non cruente. Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell'angoscia.”  Franz Kafka

L'altra metà delle Fiabe

a cura di Antonella Castello

Danger! E altre storie (Danger! and other stories) è una raccolta di racconti ad opera di Sir Arthur Conan Doyle, pubblicata per la prima volta in Inghilterra nel 1918 dall’editore John Murray. Essa è composta da quattordici short stories di varia natura (dal fantastico all’horror, dal mistero al sovrannaturale, dalla guerra alla vita di tutti i giorni) apparse in anni diversi su differenti periodici e raccolte; il tutto è preceduto dalla Preface, una prefazione che l’autore scrive per introdurre il primo racconto, Danger!, che dà anche il nome all’intera raccolta. Questo testo iniziale ha lo scopo di volgere l’attenzione inglese verso le cause che hanno scatenato il primo grande conflitto mondiale e su come lo stesso governo britannico avrebbe potuto agire meglio in merito, se avesse dato ascolto a coloro che a gran voce cercavano di metterlo in guardia dall’enorme pericolo proveniente dall’esterno, con Doyle in prima linea.

DANGER! e altre storie

di Sir Arthur Conan Doyle